La psicoanalisi al tempo del COVID-19: una prospettiva interregionale
Video tradotto e sottotitolato in italiano a cura dell’Ordine degli Psicologi del Piemonte, su cortese autorizzazione della International Psychoanalytical Association (IPA).
Si ringraziano Romolo Petrini (SPI, IPA) e Ludovica Blandino (SPI) per la cortese revisione della traduzione.
Alcune parti del testo trascritto possono risultare lacunose, a causa della qualità non ottimale dell’audio.
Di fronte alla terribile pandemia della COVID-19 in tutto il mondo, la International Psychoanalitical Association (IPA) ha deciso di offrire un webinar coinvolgendo Colleghi esperti provenienti da diverse regioni: Stefano Bolognini (Italia), Gilbert Kliman (USA), Virginia Ungar (Argentina) e Yunping Yang (Cina). Una occasione per conoscere l’esperienza di noti Psicoanalisti in tempodi isolamento, con rapporti vis-à-vis limitati e a confronto con una realtà inaspettata che ci sta mettendo tutti alla prova. Siamo consapevoli dell’importanza di condividere le esperienze di Colleghe e Colleghi di diverse parti del mondo. Sappiamo inoltre che, ora più che mai, Psicologi e Psicoterapeuti hanno bisogno di sentirsi connessi e necessitano di trovare modi per ascoltarsi e sostenersi a vicenda. L’Ordine degli Psicologi del Piemonte è grato alla International Psychoanalitical Association (IPA) e alla Società Psicoanalitica Italiana (SPI) per avere acconsentito a condividere questi materiali anche con le Colleghe e i Colleghi piemontesi.
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Credito d’imposta del 30% sulle commissioni per i pagamenti effettuati a partire dal 1° luglio mediante strumenti elettronici
Dallo scorso 1° luglio è entrato in funzione il credito d’imposta concesso ad imprese e professionisti al fine di incentivare l’utilizzo dei pagamenti mediante bancomat, carte di credito, carte prepagate o altri strumenti elettronici.
Il Decreto Legge 124/2019 (Decreto fiscale collegato alla Legge di bilancio 2020), al fine di contenere il costo che i professionisti e le imprese sostengono per le commissioni applicate sugli incassi, ha introdotto un credito d’imposta pari al 30% delle commissioni pagate in relazione agli incassi effettuati a partire dallo scorso 1° luglio tramite POS o altri mezzi di pagamento elettronici.
Il credito d’imposta spetta in riferimento alle sole commissioni sostenute dal professionista sui pagamenti effettuati da privati. Sono quindi escluse dall’agevolazione le commissioni relative ai pagamenti effettuati a mezzo di carte “business”, emesse ai soggetti titolari di Partita Iva.
Possono beneficiare dell’agevolazione le imprese ed i professionisti (a prescindere dal regime contabile adottato), a condizione che nell’anno d’imposta precedente abbiano conseguito ricavi o compensi di ammontare non superiore a 400.000 Euro.
Con un provvedimento della Banca d’Italia dello scorso 21 aprile è stato chiarito che, ai fini del riconoscimento del credito, è ininfluente la nazionalità della società che offre gli strumenti di pagamento elettronici. Può quindi essere considerata utile ai fini del riconoscimento del credito d’imposta anche la commissione pagata ad un operatore inglese.
Il Credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione con altri tributi, mediante modello F24, a decorrere dal mese successivo a quello di sostenimento della spesa.
Il credito, inoltre, deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di maturazione e nelle dichiarazioni dei redditi relative ai periodi d’imposta successivi, fino al suo completo utilizzo.
Ai fini degli opportuni controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate in merito alla spettanza o meno del credito utilizzato dal professionista, il DL 124/2019 ha previsto che gli operatori finanziari che gestiscono gli strumenti di pagamento debbano trasmettere telematicamente all’Agenzia delle Entrate le informazioni necessarie ai fini dei controlli sulla spettanza dei crediti d’imposta.
Contestualmente, i gestori dei servizi di pagamento sono tenuti a trasmettere mensilmente al professionista esercente (entro il ventesimo giorno del mese successivo al periodo di riferimento) l’elenco delle transazioni effettuate e le informazioni relative alle commissioni corrisposte ai fini del credito d’imposta.
Tali informazioni devono essere utilizzate dal professionista al fine della quantificazione del credito d’imposta spettante. A riguardo, si consiglia di conservare con cura tale documentazione in quanto necessaria in caso di controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Si ricorda che ad oggi non sono previste sanzioni in capo al professionista che non accetta il pagamento da parte del proprio paziente/cliente tramite POS. Il mancato utilizzo di strumenti di pagamento tracciati, quali POS, bonifici, assegni o altri strumenti elettronici, comporta tuttavia l’indetraibilità della spesa sanitaria per il paziente.
Proroga versamento delle tasse al 20 luglio
A mezzo di un comunicato stampa pubblicato lo scorso 22 giugno 2020, il Ministero dell’Economia e delle finanze ha confermato la proroga al prossimo 20 luglio del termine di versamento del saldo 2019 e del primo acconto 2020 delle tasse. Il termine di versamento in origine era previsto per il prossimo 30 giugno.
La proroga vale esclusivamente per i contribuenti interessati dall’applicazione degli ISA (Indici Sintetici di affidabilità fiscale), compresi anche coloro che adottano il regime forfettario.
Gli ISA sono i nuovi indici che a partire dall’esercizio 2018 hanno sostituito i vecchi Studi di settore.
Gli Psicologi, che generalmente applicano il codice attività ATECO 86.90.30, in quanto soggetti agli ISA, potranno fruire della proroga.
Non conta l’effettiva compilazione del modello ISA (esclusa, per esempio, per i contribuenti forfettari), ma l’assoggettamento teorico sulla base del codice attività applicato.
La proroga non vale per i contribuenti privati non titolari di Partita Iva. Per costoro, la scadenza per il pagamento delle tasse rimane confermata per il prossimo 30 giugno.
Non è detto che la Legge di conversione del Decreto Rilancio, attualmente ancora in fase di definizione, non proroghi ulteriormente la scadenza al prossimo 30 settembre.
Leggi tuttoProgettualità professionale per psicologhe e psicologi: le azioni del piano Colao
Il 1° luglio 2020, alle ore 18, la prof.ssa Elisabetta Camusso presenterà il webinar “Progettualità professionale per psicologhe e psicologi: le azioni del piano Colao”.
Il webinar ha come obiettivo la presentazione e il confronto sulle Azioni, inserite nel Piano “Rilancio Italia” elaborato dalla Task Force, con particolare riferimento alle dimensioni di interesse per le professioni psicologiche.
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Leggi tuttoManifesto psicologi contro la violenza domestica
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I leader delle associazioni psicologiche di tutto il mondo si sono uniti contro la violenza domestica sviluppando informazioni pratiche nel documento “GPLT Against Home Based Violence” allegato.
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Leaders from psychological associations across the globe joined together against home-based violence by developing practical information in the attached “GPLT Against Home Based Violence” document.
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La voce dell’Ordine degli Psicologi del Piemonte …
La voce dell’Ordine degli Psicologi del Piemonte (Italia) contro pregiudizio, razzismo e violenza – qui, là, ovunque!
L’Ordine degli Psicologi del Piemonte (OPP) (Italia) si oppone a qualsiasi forma di pregiudizio, razzismo, violenza nonché disuguaglianza, iniquità, discriminazione ed esclusione sociale, indipendentemente da dove, quando o contro chi venga compiuta.
La Psicologia come scienza e le Psicologhe e gli Psicologi come professionisti hanno il dovere di dare voce alla lotta contro la sofferenza umana, in particolare quando causata da comportamenti distorti, razzismo e violenza istituzionalizzata.
A livello nazionale e internazionale, il nostro ruolo è di unirci nel comune riconoscimento del valore della scienza, della sensibilità umana e dei diritti umani.
In Psicologia impariamo, fin dalla prima lezione all’Università, che le differenze individuali sono importanti per dare un senso alla vita sociale. Le differenze individuali devono essere custodite e tutelate nella salute mentale, nel lavoro clinico, nella valutazione forense, nel trattamento, nella riabilitazione, nell’educazione, nelle comunità, nella ricerca. Senza differenze, l’individuo e la società perderebbe il proprio potenziale.
In questo particolare momento storico, riteniamo importante pensare e agire con ludicità, ma sollecitudine, affinché ognuno di noi possa dare un contributo significativo all’affrontare questo problema controverso e critico e per smuovere un cambiamento nel mondo.
L’OPP, insieme a molte altre istituzioni, organizzazioni e associazioni, non può rimanere in silenzio di fronte a pregiudizi, razzismo e qualsivoglia forma di violenza. Per questo motivo, l’OPP è impegnato in azioni che, oltre ogni confine geografico, pongano attenzione verso tali problemi, siano sostenibili e abbiano effetti a lungo termine.
Nove sono le aree entro cui l’OPP si muove per garantire che i principi etici e i diritti umani siano fonte d’ispirazione per l’operato delle Istituzioni e dei suoi Membri:
- Promuovere una revisione delle nostre teorie implicite o esplicite, dei pregiudizi e degli stereotipi.
- Rinforzare il rispetto dei principi e dei diritti umani fondamentali.
- Ispirare la solidarietà umana.
- Sviluppare politiche che garantiscano pari opportunità a tutti gli individui e i gruppi.
- Incoraggiare l’inclusione sociale.
- Assumersi la responsabilità di intervenire contro l’ingiustizia.
- Agire prontamente contro l’immobilismo.
- Favorire il pensiero critico e sostenere la ricerca scientifica.
- Incentivare la coesione nazionale e la collaborazione internazionale.
Nove minuti* di violenza hanno strappato a George Floyd la dignità e la vita; in ognuno di quei minuti, ciascuno dei punti sopra elencati è stato offeso. Minuti di violenza che ricordano agli italiani quello che, nel 2009, è successo a Stefano Cucchi mentre era in custodia cautelare.
Non vi è dubbio che la Psicologia, le Psicologhe e gli Psicologi possano contribuire ad affrontare i problemi del razzismo e della violenza, dell’iniquità, della disuguaglianza e dell’esclusione sociale. Cambiamenti che devono essere informati dalla ricerca, ispirati all’etica ed esercitati nella propria prassi quotidiana. Tra gli intenti, vi dovrebbe essere quello di ridurre le barriere tra le persone e le istituzioni, tra la cittadinanza e le Forze dell’ordine, tra la comunità e la giustizia penale.
Nessuno degli sforzi di integrazione incoraggiati e promossi fino a questo momento dovrebbe essere inficiato né giudicato dagli incidenti che hanno visto coinvolti Forze dell’ordine e cittadini: incidenti che, nel mondo, hanno offeso sia i principi fondamentali del rispetto umano sia i valori delle stesse Forze dell’ordine, a cui l’OPP continua a esprimere fiducia.
*Otto minuti e 46 secondi
The voice of the Order of Psychologists of Piedmont (Italy) against prejudice, racism and violence – here, there, everywhere!
The Order of Psychologists of Piedmont (Italy) (OPP) stands against any form of prejudice, racism, violence, and also inequality, iniquity, discrimination, and social exclusion, independently of where, when or against whom any of these are performed.
Psychology, as a science, and psychologists, as professionals, have a duty to unmute the fight against human suffering especially that which is caused by biased behaviour, racism, and institutionalised violence.
Hence, it becomes essential to think and act with sensitive urgency so that each of us can make a significant contribution to addressing this controversial and critical issue, in order to move the world forwards.
Nationally and internationally our role is to come together in the recognition of the values of human sensibility, human rights and science.
In Psychology, we learn, ever since our first university class, that individual differences are important to give sense to social life. Individual differences must be treasured in clinical work, in mental health, in forensic assessment, in treatment, in rehabilitation, in education, in social communities, and in research. Without differences society would lose its potential.
OPP, along with many other institutions, associations and societies around the world, cannot stay silent in front of prejudice, racism, and any form of violence.
There are 9 areas on which OPP works to ensure that ethics inspires the work of the Institution and its Members:
- Fostering a revision of our implicit or explicit biases, prejudices, and stereotypes.
- Strengthening respect of fundamental human rights and principles.
- Inspiring human solidarity.
- Developing policies that guarantee equal opportunities for all individuals and groups.
- Encouraging social inclusion.
- Taking responsibility for intervening against injustice.
- Acting promptly to discourage inaction.
- Promoting critical thinking and sustaining scientific research.
- Encouraging national and international cohesion.
Nine minutes* of violence stripped Mr. George Floyd of his dignity and his life; in each of those minutes each of the nine points listed above were tarnished. Minutes of violence that remind Italian people of what happened in 2009 to Stefano Cucchi beaten to death while on remand.
There is no doubt that psychology and psychologists can help address the problems of racism and violence, iniquity, inequality and social exclusion, in order to be part of a universal aim that contributes to systematic changes in policing. Systematic changes ought to be informed by the use of research to guide practice and evaluate practitioners, and ought to be inspired by ethics. The intent is to remove any barriers between people and institutions, between the Police Force and citizens, and between the community and law enforcement agencies.
None of the integration efforts encouraged and promoted so far should be undermined by the incidents involving law enforcement agencies, Police Force and citizens. These are incidents that, worldwide, have offended both the fundamental principles of human respect and the values of law enforcement agencies themselves, in which the OPP continues to express confidence.
* 8 minutes and 46 seconds
The ultimate measure of a person is not where one stands in moments of comfort and convenience, but where one stands in times of challenge and controversy – Martin Luther King, Jr.
Credito d’imposta sulle locazioni degli studi professionali ad utilizzo immediato
A partire dal prossimo 16 giugno 2020 i contribuenti potranno utilizzare in compensazione nel modello F24 il credito d’imposta per i canoni di locazione degli immobili ad uso non abitativo previsto dal Decreto Rilancio.
L’Agenzia delle Entrate, mediante la circolare n. 14 dello scorso 6 giugno, ha fornito i primi chiarimenti sulla nuova agevolazione, istituendo anche il relativo codice tributo.
Possono beneficare del credito d’imposta i soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione, che hanno conseguito ricavi o compensi non superiori a 5 milioni di euro nell’anno 2019 e che hanno subito nei mesi di marzo, aprile e maggio 2020 una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 50% rispetto allo stesso mese dell’anno 2019.
Ai fini della modalità di calcolo per la verifica del calo del fatturato o dei corrispettivi, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che occorre considerare le fatture emesse nei singoli mesi e che hanno partecipato alla liquidazione periodica dell’Iva del mese di marzo 2019 (rispetto a marzo 2020), aprile 2019 (rispetto ad aprile 2020) e maggio 2019 (rispetto a maggio 2020).
Possono fruire del credito anche i soggetti in regime forfettario.
Il credito d’imposta è stabilito in misura percentuale pari al:
-
60% per i canoni di locazione, di leasing o di concessione di immobili ad uso non abitativo;
-
30% in relazione ai canoni dei contratti di servizi a prestazioni complesse.
L’utilizzo dell’espressione “immobili ad uso non abitativo”, nel definire il campo oggettivo di applicazione del bonus locazioni, aveva fatto sorgere il dubbio che il credito d’imposta fosse legato alla classificazione catastale dell’immobile oggetto di locazione, escludendo quindi dall’agevolazione gli immobili accatastati nella categoria catastale A (ad eccezione degli A/10).
L’Agenzia delle Entrate ha tuttavia scongiurato tale pericolo, affermando che il credito si applica indipendentemente dalla categoria catastale, purché l’immobile sia destinato all’esercizio abituale e professionale dell’attività di lavoro autonomo. Ha inoltre precisato che il credito si applica anche con riferimento agli immobili adibiti “promiscuamente” all’esercizio dell’arte o professione e all’uso personale o familiare del contribuente. In questo caso, però, il credito non spetta sull’intero canone, bensì sul 50% dello stesso.
Nessun chiarimento specifico, invece, è stato fornito in merito alla possibilità di ammettere al credito d’imposta la sublocazione.
L’Agenzia menziona poi espressamente il coworking tra i “contratti di servizi a prestazioni complesse” che attribuiscono il diritto al credito d’imposta nella misura del 30%.
Il credito d’imposta potrà essere utilizzato in compensazione a partire dal prossimo 16 giugno nel modello F24 con il codice tributo “6920”, può essere ceduto al locatore come “sconto” sul canone oppure potrà essere utilizzato nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno 2020.
Leggi tuttoParere della Commissione Tecnico Consultiva per le Scuole di Specializzazione in Psicoterapia
Parere della Commissione Tecnico Consultiva per le Scuole di Specializzazione in Psicoterapia sulle attività di tirocinio sospese a causa della pandemia Covid-19
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Leggi tuttoFocus – Il Decreto Rilancio
IL DECRETO BILANCIO
Le principali novità a sostegno delle famiglie e dei lavoratori
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Leggi tuttoCoronavirus: Aggiornamenti per le Psicologhe e gli Psicologi del Piemonte
Gentile Collega,
riteniamo utile condividere con Te alcune indicazioni pratiche per la professione alla luce delle nuove “Misure urgenti di contenimento del contagio sull’intero territorio nazionale”, che, con il DPCM del 26 aprile 2020, si applicheranno dal 4 maggio e saranno efficaci fino al 17 maggio 2020, e del Decreto del Presidente della Regione Piemonte del 2 maggio 2020, n. 50, contenente “Disposizioni attuative per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”. Dal prossimo 4 maggio, in particolare, il Governo consente una parziale riapertura di molte attività lavorative. L’Unità di Crisi invita inoltre le Aziende Sanitarie a predisporre l’elaborazione e l’attuazione di un piano per il progressivo ritorno all’operatività pre-COVID sia per l’area ospedaliera sia per l’area territoriale.
L’Ordine degli Psicologi del Piemonte desidera offrire indicazioni alle Colleghe e i Colleghi che intendono riprendere gradualmente la propria attività in studio, ferme restando la validità e l’utilità dell’attività da remoto (telefonica o telematica) che, su valutazione del singolo professionista, potrà essere protratta nel tempo.
Nel DPCM è ribadita l’autorizzazione agli spostamenti su territorio regionale per motivazioni sanitarie, tra le quali rientrano anche le attività psicologiche svolte sia presso strutture pubbliche sia presso studi privati. Questo era già indicato dal Decreto n. 34 del 21 marzo 2020 del Presidente della Giunta Regionale del Piemonte, che recita: “Sono esclusi dalla […] chiusura [degli studi professionali] tutti gli studi medici e/o sanitari e di psicologia”.
Per gli spostamenti per motivi di lavoro non è più indispensabile l’autocertificazione. Per le Colleghe e i Colleghi che si recano presso il proprio luogo di lavoro sarà sufficiente portare con sé il tesserino di iscrizione all’Ordine, mentre per i loro pazienti, clienti, utenti e fornitori permane l’obbligo della compilazione del modello di autodichiarazione degli spostamenti. Il modello è scaricabile dal sito del Ministero dell’Interno (https://www.interno.gov.it/); l’autodichiarazione degli spostamenti potrà essere fatta anche seduta stante attraverso la compilazione di moduli forniti dalle Forze di Polizia.
Anche in ambito psicologico, il professionista ha la responsabilità della tutela delle persone che operano o accedono al proprio studio. Il sopra citato DPCM precisa che “il personale sanitario si attiene alle appropriate misure per la prevenzione della diffusione delle infezioni per via respiratoria previste dalla normativa vigente e dal Ministero della Salute sulla base delle indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e [che] i responsabili delle singole strutture provvedono ad applicare le indicazioni per la sanificazione e la disinfezione degli ambienti fornite dal Ministero della Salute” (art. 3, comma 1, lettera a). La raccomandazione della sanificazione dei luoghi di lavoro (art. 1, comma 1, lettera ii, punto d) riguarda indubbiamente anche gli studi professionali psicologici. È inoltre “raccomandata l’applicazione delle misure di prevenzione igienico-sanitarie” di cui all’Allegato 4 (art. 3, comma 1, lettera g), che, per Tua comodità, viene qui di seguito proposto.
1) Lavarsi spesso le mani, mettendo a disposizione in tutti i locali pubblici [inclusi gli studi professionali] soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani.
2) Evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute.
3) Evitare abbracci e strette di mano.
4) Mantenere, nei contatti sociali, una distanza interpersonale di almeno un metro.
5) Praticare l’igiene respiratoria (starnutire e/o tossire in un fazzoletto, evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie).
6) Evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri.
7) Non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani.
8) Coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce.
9) Non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico.
10) Pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol.
11) È fortemente raccomandato in tutti i contatti sociali utilizzare protezioni delle vie respiratorie come misura aggiuntiva alle altre misure di protezione individuale igienico-sanitarie.
Tutto quanto sopra richiamato, e fermo restando che quanto suggerito ha valore fino all’uscita di nuovo DPCM o di un nuovo Decreto del Presidente della Giunta del Piemonte che potrebbero modificare limitazioni e prescrizioni, riteniamo che le Colleghe e i Colleghi dovrebbero considerare le indicazioni sotto riportate, per quanto attiene la gestione dei propri luoghi di lavoro, al fine tutelare la propria salute e quella dei propri pazienti, clienti o utenti e ridurre il rischio di contenziosi legali.
a. Garantire la corretta e periodica sanificazione dello studio, con particolare attenzione alle superfici maggiormente soggette a contatto, utilizzando sia disinfettanti a base alcolica sia prodotti a base di cloro. Arieggiare inoltre regolarmente lo studio possibilmente dopo ogni colloquio con paziente, cliente o utente. Al fine di evitare o, quantomeno, limitare il ricircolo dell’aria, in ambienti dotati di sistema di condizionamento per riscaldamento/rinfrescamento si suggerisce di tenere l’impianto disattivato o, in caso di impossibilità, di provvedere a una sua regolare pulizia e manutenzione, seguendo le indicazioni del produttore. Ricordiamo che, allo scopo di incentivare la sanificazione degli ambienti di lavoro quale misura di contenimento del contagio, il Decreto Legge “Cura Italia” ha previsto che “ai soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione [sia] riconosciuto, per il periodo d’imposta 2020, un credito d’imposta, nella misura del 50 per cento delle spese di sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro sostenute e documentate fino ad un massimo di € 20.000 per ciascun beneficiario, nel limite complessivo massimo di 50 milioni di € per l’anno 2020” (Decreto Legge del 17 marzo 2020, n. 18, Art. 64).
b. Dotarsi di dispositivi di protezione individuale (DPI), ovvero mascherine e lenzuoli di carta monouso per sedie, poltrone e lettini, per se stessi e mettendoli a disposizione dei pazienti, clienti, utenti e/o fornitori. Relativamente all’“obbligo […] di usare protezioni delle vie respiratorie nei luoghi chiusi accessibili al pubblico”, il recente DPCM specifica che “non sono soggetti all’obbligo i bambini al di sotto dei sei anni, nonché i soggetti con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina ovvero i soggetti che interagiscono con i predetti” (art. 3, comma 2).
c. Prevedere la presenza, all’ingresso del proprio luogo di lavoro, di gel igienizzanti idroalcolici, a disposizione propria e dei pazienti, clienti o utenti, che saranno invitati a farne uso al momento dell’accesso e dell’uscita dallo studio, e in particolare prima e dopo la manipolazione di test, giochi e altri oggetti finalizzati al trattamento. La strumentazione testistica e clinica andrà inoltre sanificata dopo ogni utilizzo. Per il lavaggio delle mani si suggerisce l’uso di saponi in caso di utilizzo con acqua oppure, in assenza di acqua o per praticità, di igienizzanti per le mani (hand sanitizer) a base alcolica.
d. Mettere a disposizione di pazienti, clienti, utenti che accedono allo studio confezioni di fazzoletti di carta “a strappo”, i quali, per essere presi, non richiedono di maneggiare la confezione; per i servizi igienici, prevedere l’utilizzo di copri-water monouso in carta. In caso di utilizzo di fazzoletti di carta venuti a contatto con secrezioni respiratorie o lacrime, occorre prestare cura al loro smaltimento in appositi contenitori e all’immediato lavaggio delle mani dopo tosse, starnuti o contatto con lacrime o con i fazzoletti utilizzati.
e. Assicurare la distanza di almeno uno o, preferibilmente, due metri dai propri pazienti, clienti o utenti, in considerazione anche della grandezza dello studio.
f. Evitare la presenza di più di un paziente, cliente, utente in sala d’attesa, a meno che si tratti di componenti di un medesimo nucleo familiare/affettivo che si assiste congiuntamente. Si suggerisce pertanto di organizzare gli appuntamenti in modo tale che, tra un incontro e l’altro, intercorra un tempo sufficiente per le operazioni sanificazione dell’ambiente e di ricambio dell’aria. Questo è raccomandato naturalmente sia per studi a gestione individuale sia per studi di professionisti associati.
g. Privilegiare forme di pagamento con intermediazione digitale (carta di credito, carta di debito, bancomat, bonifico bancario o dispositivo elettronico), al fine di ridurre le occasioni di contatto con superfici potenzialmente infette (oltre che, naturalmente, per beneficiare da parte dei pazienti, clienti o utenti della detrazione IRPEF del 19% vincolata all’obbligo di tracciabilità dei pagamenti per le spese sanitarie, come previsto dalla Legge di Bilancio 2020).
h. Verificare che pazienti, clienti, utenti siano a conoscenza dell’importanza di non recarsi presso lo studio nel caso in cui risultino affetti da sintomi influenzali o para-influenzali e/o nel caso in cui fossero entrati in contatto con soggetti risultati positivi al COVID-19. Naturalmente, tale accorgimento è da applicarsi anche nel caso in cui sia Tu a presentare tali sintomi oppure se Tu stesso fossi entrato in contatto con un soggetto positivo al COVID-19. In tali condizioni, naturalmente, la prestazione psicologica non potrebbe essere erogata e, in caso di contatto diretto, dovrebbero essere attivate le misure sanitarie emergenziali previste. Occorre anche comunicare ai Tuoi pazienti, clienti o utenti di avvisarTi nel caso in cui risultassero positivi al COVID-19 nell’arco dei 15 giorni successivi a un incontro presso lo studio.
i. Esporre all’ingresso dello studio informazioni chiare per l’accesso e il comportamento negli ambienti.
j. In riferimento alle attività psicologiche rivolte ai bambini e agli adolescenti, pur non esistendo il divieto di effettuare attività di sostegno psicologico e attività clinica in presenza, il suggerimento è privilegiare modalità di intervento da remoto, relazionandosi con l’individuo minorenne attraverso modalità interattive online come le videochiamate. In casi particolarmente complessi è possibile organizzare l’incontro con il minore in presenza, nel rigoroso rispetto di tutte le misure di sicurezza, adottando le norme sanitarie di prevenzione igienico-sanitarie, il mantenimento del distanziamento fisico tra persone, l’igienizzazione delle superfici e la sanificazione degli ambienti di incontro, al fine di rendere lo studio un ambiente sicuro. Il professionista valuterà responsabilmente i casi in cui la complessità o gravità della situazione richiederà un incontro in presenza e predisporrà le modalità con cui organizzare tempo e spazio di attesa del genitore che accompagnerà l’individuo minorenne.
k. Per quanto concerne le attività professionali inerenti l’ambito giuridico-forense, la necessità di individuazione di nuove modalità operative in relazione all’emergenza COVID-19 ha tenuto conto della possibilità, quando praticabile, che tali attività possano svolgersi in remoto, utilizzando gli strumenti tecnologici di comunicazione e di interazione a distanza, in linea con le indicazioni offerte dagli Organi competenti, dalle Leggi e da altre specifiche disposizioni locali. Nel corso delle operazioni peritali e consulenziali, il professionista deve operare seguendo le indicazioni ricevute dal Tribunale, concordando modalità di conduzione delle attività, ove possibile, da remoto, nel rispetto del contesto normativo di riferimento e assicurando la tutela e la protezione dei dati sensibili. Là dove l’attività in remoto non fosse praticabile, come potrebbe essere per esempio nelle Consulenze Tecniche d’Ufficio sull’affidamento dei figli, sarà cura del professionista richiedere eventuali sospensioni o posticipi, almeno che non sia stabilito dal Giudice un termine perentorio. Nel caso di specie, gli unici incontri che potrebbero essere svolti da remoto sono quelli tra Consulenti. Per informazioni in merito al contesto giuridico-forense, si rimanda al documento CNOP: “Attività psicologica in campo giuridico”:
https://www.psy.it/attivita-psicologica-in-campo-giuridico.html
L’Ordine mette a disposizione, per chi fosse interessato, una serie di modelli preimpostati e adattabili, e in particolare un modulo con il quale il paziente, cliente o utente autocertifica:
a) di non avere sintomi riconducibili al COVID-19;
b) di non essere in periodo di quarantena.
Il modulo è il primo reperibile a questo link:
https://copia.ordinepsicologi.piemonte.it/servizi/modulistica_covid-19
A questo proposito, sperando di farTi cosa gradita e utile, Ti informiamo che è in corso di allestimento, nel sito web istituzionale, una specifica sezione denominata “COVID-19 Utilities per la Psicologia: teoria, ricerca e pratica”, nella quale potrai trovare a breve il seguenti tipi di documenti:
1. Tutte le Newsletter dell’Ordine degli Psicologi del Piemonte, ordinate per data e contenenti le principali indicazioni dell’Ordine regionale sul tema.
2. Una selezione delle principali Linee-guida, nazionali e internazionali, per il lavoro psicologico in tempo di pandemia.
3. Una selezione di articoli scientifici, nazionali e internazionali, per lo più in modalità open access, di ricerca e applicazione del lavoro psicologico nell’ambito del trattamento delle Sindromi Respiratorie Acute Gravi e, in particolare, del COVID-19.
4. Webinar e risorse audio e video, con finalità formativa e informativa, sul lavoro psicologico in tempo di pandemia.
5. Modulistica utile alla pratica psicologica in relazione alle limitazioni ed esigenze connesse all’attuale emergenza sanitaria.
6. Iniziative di ricerca psicologica in relazione all’emergenza COVID-19.
Invitiamo le Colleghe e i Colleghi a contribuire ad ampliare la sezione, suggerendo contributi, iniziative e materiali non ancora inseriti.
A questo proposito, siamo lieti di informarTi di una nuova collaborazione del Tuo Ordine regionale con la American Psychological Association (APA), che ha accolto la proposta di condividere regolarmente nella nostra pagina “COVID-19 Utilities per la Psicologia” le proprie risorse video sul tema del lavoro psicologico al tempo dell’emergenza COVID-19. Si lavorerà per avviare, nel prossimo periodo, iniziative congiunte con l’APA, prestigioso Ente scientifico e professionale statunitense, delle quali sarà nostra cura dare tempestiva informazione.
Ti rendiamo noto, ancora, che in data 22 aprile il Consiglio dell’Ordine regionale ha deliberato l’istituzione della Consulta dei Giovani Psicologi, composta da Colleghe e Colleghi under 35. Rimandiamo a un momento successivo un’informazione più dettagliata dedicata alla costituzione, alle modalità di adesione e ai tempi di avvio dell’attività della Consulta.
Relativamente alla Newsletter inviata in data 14 aprile, “Erogazione Crediti ECM”, specifichiamo che non è più in vigore la soglia massima di 75 crediti conseguibile annualmente. Ci scusiamo per il refuso. Ogni Collega potrebbe quindi conseguire anche in un unico anno i 150 crediti previsti per il triennio. In ogni caso, Ti anticipiamo che sarà quasi certamente rivisto dalla Commissione nazionale ECM il sistema dei crediti ECM per l’anno in corso, in considerazione dell’attuale emergenza sanitaria.
RingraziandoTi per l‘attenzione e restando come sempre a disposizione per qualsiasi chiarimento, indicazione o esigenza, cogliamo l’occasione per inviarTi, a nome di tutto il Consiglio regionale, i saluti più cordiali.
Il Presidente
Giancarlo MARENCO
La Vicepresidente
Georgia ZARA
Il Segretario
Riccardo BERNARDINI
Il Tesoriere
Andrea LAZZARA